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Acquisti online, delivery e logistica. La strada è ancora lunga.
Nell’ultimo periodo, soprattutto a partire dalla pandemia, abbiamo assistito ad un aumento massiccio dello shopping online e dell’utilizzo del delivery. Consapevoli di queste nuove modalità di acquisto, una buona gestione logistica decreta la validità e il successo del servizio offerto dalla piattaforma online.
L’acquisto online è un atteggiamento sempre più diffuso a livello globale. Se qualche anno fa, l’utilizzo di piattaforme, come Amazon e gli e-commerce, era già abbastanza esteso, con la pandemia, il fenomeno si è trasformato da necessità ad abitudine anche per le persone meno digitalizzate e più restie.
In una situazione di emergenza come il lockdown, infatti, le piattaforme di shop-online hanno offerto la possibilità di soddisfare bisogni – necessari e non – in un momento in cui nessun altro ne aveva le facoltà.
Ad oggi, basta avere un smartphone per comprare qualsiasi cosa, anche dall’altra parte del mondo e riceverla nel giro di poco tempo. Di fatto, l’e-commerce si è esteso a tutti i vari settori del mercato e molti esercizi commerciali fisici hanno investito nello sviluppo di uno shop-online, consapevoli delle potenzialità di un ulteriore canale di vendita, in grado di raggiungere molti più acquirenti, in Italia o nel mondo.
Ma ogni medaglia ha il suo rovescio. Le difficoltà lavorative che hanno coinvolto le “nuove” figure logistiche – riders in primis (ovvero coloro che effettuano consegne a domicilio spostandosi su cicli e motocicli) – senza un’adeguata tutela e regolamentazione, hanno avuto un’ampia e più che giusta risonanza.
Negli ultimi 6 anni, infatti, gli organismi regolatori hanno rilevato e accolto queste necessità, iniziando a predisporre delle normative. Il contratto collettivo nazionale logistico ora include anche: le cooperative di facchinaggio, che lavorano con i grossi centri di distribuzione dell’e-commerce, i riders, le cargobike e tutte le figure che si occupano di consegne.
Lavorare ad una regolamentazione dei contratti è una presa di coscienza rispetto all’estensione del fenomeno e alla sua prevedibile continuità nel tempo, ma è solo l’inizio. Assisteremo quindi ad una fase sperimentale, che subirà variazioni fino ad arrivare ad una regolamentazione definitiva ed equilibrata, che tutela tutte le figure logistiche.
Per questo, la definizione dei termini contrattuali è di fondamentale importanza per far evolvere il fenomeno dell’online e del delivery in una vera opportunità per nuovi posti di lavoro.
Come avevamo accennato al principio dell’articolo, senza una logistica organizzata e seria un business online rischia di avere vita breve. Se gestita correttamente e in modo efficiente, l’attività logistica sarà complice della crescita imprenditoriale, posizionando l’azienda in vetta alle best-practice. Al contrario, una cattiva gestione logistica può decretare il fallimento anche del progetto più valido.