Negli ultimi anni si è registrato una flessione significativa del traffico ferroviario merci, ma non mancano nuove prospettive.
L’intermodalità, come abbiamo già avuto modo di approfondire, è un metodo di movimentazione integrato, agile e vantaggioso, anche per quanto riguarda l’impatto ambientale. Purtroppo, attualmente, questa modalità continua a subire una contrazione non indifferente, in tutta Europa e in particolare in Italia. Secondo il Rapporto Annuale 2025 presentato da FerMerci alla Camera dei Deputati, il 2024 ha segnato un calo del 4,8 % in termini di treni*km e del 4,1 % in termini di tonnellate*km rispetto al 2021.
Ma quali sono le cause del fenomeno?
Da un lato, l’ingolfamento della nostra rete ferroviaria, dovuto ai numerosi cantieri attivi per ristrutturazioni, adeguamenti di sicurezza e ampliamenti, molti dei quali finanziati con i fondi del PNRR. Dall’altro, si assiste a un divario tra domanda e offerta lavorativa nel settore del trasporto su strada, con un vuoto occupazionale che si ripercuote inevitabilmente anche sull’intermodalità.
Nonostante il quadro critico, ci auguriamo che il 2026 porti con sé un’inversione di tendenza. A partire dal prossimo anno, infatti, con l’ultimazione dei lavori sulle linee ferroviarie e il conseguente miglioramento, si spera sostanziale, delle infrastrutture, l’intermodalità ferroviaria potrebbe tornare a crescere, colmando anche la carenza di conducenti su strada.
Sarebbe un upgrade importante anche per la sostenibilità ambientale: trasferendo le merci dalla strada alla rotaia, è possibile ridurre in modo significativo sia le emissioni di CO2 che l’inquinamento acustico. Basti pensare che un solo treno merci potrebbe sostituire fino a 50 camion, decongestionando il traffico autostradale e diminuendo notevolmente i consumi di carburante. Noi, e non solo noi, crediamo che questo sistema di trasporto sia più efficiente dal punto di vista energetico, ma soprattutto contribuisca a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’impatto ambientale complessivo del settore logistico.
Nel frattempo, in un’ottica di modernità e costante innovazione, Lanzi ha scelto di investire nell’intermodalità completa: grazie al nostro Reach Staker possiamo movimentare container, casse mobili e semirimorchi. Per un approccio al trasporto merci sempre più funzionale e sostenibile.