#Futuro&Ambiente
Il terminal ferroviario di Lanzi Trasporti incontra la transizione ecologica.
Negli ultimi tempi si sente parlare molto di Transizione Ecologica – ovvero il graduale passaggio ad un economia più sostenibile – sia perché ce lo richiede il recovery fund, sia perché è un processo indispensabile per la tutela del nostro pianeta.
Questa transizione, che ci porterà a cambiare molti dei nostri comportamenti, nel resto d’Europa è iniziata da un po’. Austria e Svizzera, infatti, hanno già attuato restrizioni molto severe per ostacolare i viaggi con mezzi a motore termico. Considerato che per il ns Paese è indispensabile attraversare questi stati, non riuscire a viaggiare o farlo in condizioni non performanti è un danno per tutto il nostro Paese. Le limitazioni creano un problema di competitività per il settore dei trasporti, ma anche e soprattutto per l’economia italiana, di cui fanno parte le merci che trasportiamo.
Recentemente l’Austria ha imposto anche l’obbligo di tampone per tutti gli autisti che vi transitano su strada. Secondo Leonardo Lanzi – Amministratore dell’azienda – si tratta, oltre che di una disposizione in tutela della salute, anche di un’azione di concorrenza sleale, che ostacola ulteriormente il trasporto su strada. “Questa considerazione – spiega Leonardo – “nasce dalle normative che l’Austria ha attuato negli ultimi anni, fatte per rendere meno competitivo il trasporto camionistico e cercare di limitare il traffico di mezzi pesanti italiani e tedeschi”.
“Anche per motivi come questo, la transizione ecologica nel mondo della logistica sarà determinante per la competitività di un Paese. Al momento attuale, l’utilizzo del trasporto su rotaia piuttosto che su strada (o alternato a quest’ultimo) è la chiave di volta per iniziare a lavorare in una direzione più eco-sostenibile. Noi, con il nostro terminal ferroviario, ci crediamo già da diversi anni. Per questo offriamo ai nostri clienti l’opportunità di trasportare merci – verso il centro e il nord Europa – su rotaia per gran parte del tragitto e di svolgere “l’ultimo miglio”, come si dice in gergo, con mezzi a basso impatto ambientale.”
Per concludere Leonardo Lanzi ci ricorda che: “La tutela dell’ambiente non può più essere messa in secondo piano e tutti noi, sia come cittadini che come operatori economici, dobbiamo dare alla questione la massima priorità. In modo da salvaguardare il nostro pianeta per le future generazioni, prima che sia troppo tardi”.