#Futuro&Problematiche
L’economia riparte, ma noi rallentiamo.
Da diversi anni, il settore dell’autotrasporto subisce una serie di problematiche che lo hanno reso sempre più fragile nei confronti del sistema economico, in particolare di quello produttivo. Si tratta di problematiche ormai consolidate, ma che negli ultimi tempi si sono aggravate con ripercussioni, speriamo limitate sui prossimi mesi anziché sui prossimi anni.
Tra le problematiche rientra in maniera molto pesante il rincaro dei carburanti (gasolio e gas metano liquido LNG) che sta raggiungendo prezzi folli, insostenibili per le aziende di autotrasporto. Ad aggravare ulteriormente questo periodo contribuisce anche la carenza di autisti, già in essere da anni, ma notevolmente peggiorata dalla pandemia.
Così, ora che la produzione economica ha ripreso impulso e che gli ordini di trasporto sono in costante aumento, il nostro settore non riesce a soddisfare la domanda perché la carenza di autisti sta rimarcando un problema con il quale le imprese si misurano da tempo: la corretta considerazione e quindi anche la giusta remunerazione dei guidatori di mezzi pesanti.
In più, l’introduzione del Green Pass obbligatorio negli ambienti di lavoro ha contribuito ad accentuarne la carenza. Alcuni autisti, infatti, sono sprovvisti di vaccinazione e pur ricorrendo ai tamponi, per loro diventa problematico mantenere il Green Pass in modo sistematico. La tipologia di lavoro li porta a uscire presto la mattina per poi rientrare tardi la sera, senza quindi la possibilità di pianificare e prenotare i tamponi nelle varie farmacie.
Questo comporta una complicatissima programmazione dei propri trasporti anche da parte delle aziende. Il tutto si complica anche a causa del comportamento del governo italiano che non è stato perfettamente lineare. Anzi, a volte ha creato distonie e favorito i vettori stranieri, permettendo loro di accedere agli ambienti di lavoro per il carico e lo scarico delle merci.
Come se non ci fossero già abbastanza fattori che alimentano questa concorrenza sleale, anche questo va a discapito dei vettori italiani, privilegiando quelli stranieri.
Per cui, mentre temiamo che i prossimi mesi si riveleranno ancora più difficili per l’autotrasporto italiano, ci auguriamo che il governo prenda coscienza di queste problematiche. Crediamo che senza uno sviluppo efficiente ed adeguato dell’autotrasporto sarà sempre più difficile poter raggiungere anche quell’adeguato e tanto sperato sviluppo economico del nostro Paese.